Articolo sul convegno “La ricchezza del contatto linguistico”

 

Riportiamo di seguito il bell’articolo di Erica Dinale sul convegno “La ricchezza del contatto linguistico” comparso sul Corriere degli Italiani.

Domenica scorsa la bella sala del Liceo artistico di Zurigo ha nuovamente ospitato l’annuale convegno organizzato dalla CAVES con il patrocinio del COMITES e del Consolato Generale d’Italia a Zurigo, e il contributo della Regione Veneto.

Quest’anno il convegno era dedicato a due temi linguistici-culturali e alle loro implicazioni sul piano sociale. La dottoressa Giorgia Miazzo ci ha raggiunti da Padova per parlare del talian in Brasile, mentre il dottor Raffaele De Rosa – anch’esso di origine veneta, ma residente da ormai molti anni a Sciaffusa – ha illustrato il fenomeno della commutazione di codice tra l’italiano e lo svizzero tedesco.

In un lungo e ricchissimo intervento, la dottoressa Miazzo ha presentato la realtà delle comunità venete emigrate in Brasile a partire dalla fine dell’Ottocento, raccontando come sia venuta in contatto con i veneti di quinta, sesta, settima generazione tuttora residenti nel Paese e perché abbia deciso di dedicarsi allo studio e alla promozione della loro lingua. Il materiale fotografico portato dalla dottoressa ha permesso al pubblico di comprendere in quali condizioni vivessero i veneti emigrati in Brasile. Erano condizioni estremamente dure e l’isolamento, la lontananza dalle terre d’origine hanno fatto dei dialetti veneti e della parlata oriunda locale i pilastri a cui aggrapparsi per sopravvivere, per non perdere la propria identità e cultura.

Raffaele De Rosa si è invece concentrato su un fenomeno con cui tutti noi italiani residenti nella Svizzera tedesca siamo confrontati ogni giorno, o perché ci riguarda personalmente o perché lo sentiamo per strada, in autobus, in treno: questo continuo alternare di italiano e svizzero tedesco che fa così male alle orecchie di molti insegnanti e dei puristi linguistici. Il dottor De Rosa aveva precedentemente chiesto a tre giovani donne presenti in sala di leggere ad alta voce un breve dialogo, un esempio tipico di commutazione di codice, che ha poi analizzato in dettaglio per mostrare quali complessi e raffinati meccanismi linguistici si celino dietro a qualcosa che troppo spesso viene giudicato negativamente. Il messaggio del dottor De Rosa a tal proposito è chiaro: le persone che parlano alternando italiano e svizzero tedesco non lo fanno per sciatteria, pigrizia o insufficienti competenze linguistiche, e sarebbe auspicabile che la commutazione di codice non venisse così spesso giudicata a priori come fenomeno scorretto da condannare ed evitare.

I due relatori, con la loro competenza e la loro passione, hanno veramente saputo coinvolgere il pubblico presente in sala, come dimostrato anche dalle interessanti domande rivolte ad entrambi nella successiva mezz’ora di discussione.

A chiusura della manifestazione tutti i presenti sono stati invitati ad un rinfresco offerto da due giovani architetti veneti, Enrico Cestaro e Simone Zeffin della ditta Biberio Klg.

La CAVES nella persona del suo presidente Luciano Alban ringrazia sentitamente il numeroso pubblico presente, il Console Generale a Zurigo Giulio Alaimo per essere stato presente al convegno e il preside del Liceo Vermigli Alessandro Sandrini per la sua moderazione competente e ricca di spunti di riflessione.

Per la CAVES
Erica Dinale

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