Prefazione

Nel 1978 nacque il Caves (Comitato delle Associazioni degli Emigrati Veneti in Svizzera) ed aveva un obiettivo molto ambizioso per quel tempo, ovvero quello di riunire sotto un’unica sigla le esistenti associazioni che già agivano, a livello sia provinciale che regionale, nella Confederazione Elvetica. Era, però, un agire sino ad allora, per così dire, in ordine sparso. Molto veniva fatto, senza dubbio, molto di più si sarebbe potuto fare se ci fosse stato più coordinamento tra di noi per ottenere maggiore peso e maggiore ascolto. Il motto che ci spinse a quell’azione unificatrice fu “Cerchiamo quanto ci unisce e tralasciamo quanto ci divide” e nel contempo si lavorò per costruire un organismo comune senza limitare in alcun modo l’autonomia operativa delle singole associazioni aderenti. Non senza difficoltà il nuovo “nato” potè superare le doglie del parto, crescere, rinforzarsi, raccogliere nuovi consensi e coagulare le forze migliori dell’emigrazione veneta. Ci eravamo proposti subito di produrre azioni concrete sul piano propositivo, associativo, organizzativo e, non ultimo, anche sul piano delle relazioni umane, indispensabili per lavorare bene insieme e raggiungere obiettivi utili per tutti. Subito il Caves riuscì a ritagliarsi un proprio spazio e ad acquisire un ruolo autorevole di interlocutore privilegiato nei confronti di chi, ente od associazione, operava nel campo migratorio sia a livello regionale che nazionale. La loro attenzione, i continui scambi di idee, il confronto dialettico aperto e costruttivo, la loro presenza ai convegni annuali da noi organizzati in varie località della Svizzera, stanno a confermare che nel 1978 avevamo visto giusto e che la nostra era la strada giusta da percorrere per sviluppare gli opportuni legami di collaborazione tra l’emigrazione veneta nella Confederazione e la nostra terra d’origine. Non sembri superfluo e retorico affermare che, davvero, per noi sempre valso il motto “L’unione fa la forza”: lo testimoniano parecchi convegni e numerose azioni conseguenti, che ci hanno visti protagonisti anche nei confronti della realtà sociale ed economica nella quale siamo immersi quotidianamente nella nostra vita di emigrati.

Comm. Luciano Lodi

Presidente onorario CAVES